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Bologna: arrestati 2 spacciatori con 90 chili di droga

    Gli agenti delle Squadre mobili di Bologna e Modena hanno arrestato due persone con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I due sono stati fermati presso il casello Modena Sud, mentre rientravano dalla Lombardia dove avevano acquistato quasi 80 chilogrammi di hashish. L’arresto è avvenuto al termine di un’attività investigativa che ha avuto origine alcune settimane fa, come esito dei servizi di osservazione svolti a Bologna, in zona Bolognina, dove avvenivano numerose cessioni di droga ed erano state arrestate diverse persone in flagranza di reato mentre spacciavano. Tra le persone che frequentavano spesso la piazza di spaccio, e per questo messe sotto la lente di ingrandimento, ne è emersa una che si recava spesso nella sua abitazione di Maranello (Modena) dove, probabilmente, teneva la droga e la confezionava per poi smistarla ai singoli spacciatori. L’uomo è stato messo sotto osservazione e quando si è recato in Lombardia insieme ad un suo complice,
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Venezia: sette ordinanze di custodia cautelare per rapina aggravata

  A Mestre (Venezia), i poliziotti della Squadra mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone, cinque finite in galera e due destinatarie del divieto di dimora nel Veneto, per aver compiuto più di 10 rapine aggravate a Mestre all’interno del quadrilatero di via Piave. I criminali colpivano di notte, spesso rapinavano persone uscite dai luoghi di lavoro minacciandole e in alcuni casi picchiandole e ferendole con armi da taglio. Le indagini degli agenti sono durate circa un mese e hanno permesso di individuare i responsabili grazie soprattutto alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e alla raccolta delle testimonianze dei cittadini che avevano assistito alle rapine. L’operazione è il frutto di un’intensa attività investigativa, svolta all’interno del quadrilatero di via Piave, degli investigatori della Squadra mobile, affiancati dai colleghi della questura di Venezia e dei commissariati di zona che aveva già portato all

Spaccio di stupefacenti: cocaina e hashish acquistata anche con carte prepagate

  Comando Provinciale di Avellino - Lioni (AV), 28/03/2024 10:15 Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 3 indagati (1 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), ritenuti gravemente indiziati -allo stato delle indagini- di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Il provvedimento restrittivo, disposto nei confronti di un 36enne, un 41 enne e una 24enne, è stato adottato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta di questa Procura della Repubblica, che ha coordinato le attività condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi. Le indagini hanno consentito di ricostruire, attraverso attività info-operativa prima e successivamente intercettiva, un traffico di stupefacenti (cocaina e hashish) gestito nei comuni dell'Alta Irpinia. Artefici dell'attivit

Maxi frode su "bonus facciate". Livorno - Sequestrati falsi crediti d'imposta per oltre 18 milioni di euro

  Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno hanno dato esecuzione a ulteriori due decreti di sequestro preventivo emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno, aventi ad oggetto crediti fittizi per un ammontare complessivo pari a oltre 33 milioni di euro per le ipotesi di reato della truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640 – bis c.p.) e di indebite compensazioni di crediti d’imposta (art. 10 – quater d.lgs. 74/2000), perpetrate da un’articolata rete criminale, ideata e gestita dal titolare di uno studio di consulenza fiscale avente sede nel milanese con il diretto coinvolgimento di nr. 10 società edili, dislocate sull’intero territorio nazionale. L’indagine scaturisce da una mirata analisi di rischio e incrocio di dati, sviluppata in sinergia con l’Agenzia delle Entrate, sfociata quindi in un’attività di polizia giudiziaria coordinata Procura della Repubblica di Livorno. Le investigazioni hanno approfondito la effettiva spettanza del “Bonus Facciate” per

Palermo: vampe di San Giuseppe, denunciate 18 persone

  A Palermo i poliziotti della Squadra mobile, hanno denunciato 18 persone per danneggiamento aggravato, getto pericoloso di cose, incendio, resistenza, accensione di fuochi pirotecnici, accensione di bombe carta e petardi. I fatti risalgono al giorno di San Giuseppe dove nel capoluogo siciliano una tradizione popolare vuole che vengano accese delle “vampe”, cioè dei roghi all’interno dei quartieri cittadini ma che, naturalmente, sono fonte di pericolo per la cittadinanza. In vista dell’evento era stato convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale era stata pianificata la creazione di una sala operativa per il coordinamento delle Forze di polizia nella gestione dei festeggiamenti e nel preventivo controllo dell’accatastamento del materiale da incendiare. Decine sono stati gli interventi preventivi effettuati che hanno interessato numerosi accatastamenti, scongiurando danni ancor più gravi, rispetto agli incidenti comunque avvenuti. In partico

Padova: sequestrato machete ad un noto trapper

  In un videoclip postato su Instagram, un noto trapper padovano maneggiava e brandiva, insieme ai componenti del suo gruppo, quelle che sembravano armi da sparo. Avendo già precedenti per violenza sulla persona e possesso di coltelli, machete e spray urticante, gli era stato notificato un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Padova col divieto di farvi ritorno per tre anni. Alla luce di questi fatti, vista la pericolosità del ragazzo e del suo gruppo di fedelissimi, i poliziotti della Squadra mobile di Padova hanno eseguito un decreto di perquisizione nei suoi confronti. Al trapper è stato così sequestrato un machete con una lama di 54 centimetri, lo stesso brandito durante il video. Gli agenti hanno comunque appurato che le armi esibite erano del tipo softair, scongiurando così il possesso di armi vere da parte della gang. Durante il videoclip il giovane ha pronunciato frasi tipo “studio come farvi fuori, non sto scherzando”, “disciplina alla Putin”, “sbirri che abusano

Roma, sparatoria alla Magliana, gambizzato un uomo

 La vittima è un 55enne che è stato colpito alla gamba. https://www.rainews.it/tgr/lazio/articoli/2024/03/roma-sparatoria-alla-magliana-gambizzato-un-uomo-spari-cd4b92d8-6204-4b89-9515-3d4b5958844f.html

Arrestati tre insospettabili che avrebbero protetto la latitanza di Messina Denaro

 Nuovo colpo alla rete che ha protetto Matteo Messina Denaro durante la latitanza. https://www.grandangoloagrigento.it/apertura/sono-fiancheggiatori-di-messina-denaro-arrestati-architetto-e-tecnico-radiologo Raggruppamento Operativo Speciale - Trapani, 27/03/2024 12:02 Il 27 marzo 2024 il Ros, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Trapani, Milano e Monza Brianza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Palermo, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, a carico degli indagati Gentile Massimo, Leone Cosimo e Gulotta Leonardo Salvatore. L’attività, condotta nell’alveo delle investigazioni finalizzate a disvelare il contesto mafioso che ha permesso a Messina Denaro Matteo di sottrarsi alla cattura e ad esercitare il ruolo di capo mafia per circa 30 anni, hanno consentito di raccogliere elementi investigativi che conducono ad ipotizzare che: a. Gentile Massimo faccia parte dell’a

Porto Gioia Tauro, intercettato il primo carico di cocaina proveniente dalla Cina

150 kg di cocaina in un container proveniente dalla Cina. È una anomalia? È una nuova rotta? Sicuramente interessante. 

Sequestrati circa 40 mila articoli potenzialmente pericolosi o contraffatti. Grosseto - Prodotti privi dei requisiti minimi di sicurezza

  Nel mese di febbraio 2024, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Grosseto hanno intensificato gli interventi a contrasto della commercializzazione di prodotti non sicuri o contraffatti. I controlli hanno interessato l’intera provincia maremmana portando al sequestro di oltre 39.000 articoli (giocattoli, casalinghi, bigiotteria, cancelleria ed accessori per la telefonia) privi dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa nazionale e da quella comunitaria, ovvero di quelle informazioni indispensabili a garantire la genuinità dei prodotti, in particolar modo quando questi sono destinati ai più piccoli. Parte della merce presentava anche il simbolo CE “China Export” apposto con caratteri tali da generare nel consumatore l’erronea convinzione di essere dinnanzi ad un prodotto con marcatura CE “Conformità Europea”, certificazione che attesta la rispondenza dell’articolo a specifici standard di sicurezza, consentendone la libera commercializzazione all